domenica 27 marzo 2011

ANCI LOMBARDIA: una più equa rappresentanza delle donne negli organi di governo dei Comuni


ECCO LA MOZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE ANCI SULLE PARI OPPORTUNITÀ


Del: 25 3 2011


Sarà portata avanti una campagna a sostegno del riequilibrio della rappresentanza in vista delle prossime elezioni amministrative.


Il consiglio nazionale di ANCI lo scorso 18 marzo ha approvato una mozione volta a favorire una più equa rappresentanza delle donne negli organi di governo dei Comuni. Detta mozione "impegna l'ANCI a portare avanti, in occasione delle prossime elezioni amministrative e in sinergia con il Ministro delle Pari Opportunità, una campagna a sostegno del riequilibrio della rappresentanza nei Comuni che andranno al voto e che rinnoveranno i propri organi di governo, chiedendo a tutte le forze politiche e ai candidati sindaci di includere nei propri programmi elettorali impegni specifici che diano conto di un’assunzione di responsabilità concreta verso le esigenze della popolazione femminile, a partire da una equa rappresentanza di genere nella composizione delle giunte e allo stesso tempo ad invitare tutti i Comuni ad estendere la presenza delle donne in tutti gli organismi, enti e soggetti."

Umberto Bossi rilascia un intervista a Libero che fa tremare il Cavaliere

Il Senatur fa una mezza apertura al Pd, "con la sinistra c'è un dialogo che va avanti da tanto tempo", ma dice anche che "non si può ottenere il federalismo e poi tirare il pacco a Berlusconi". Anche se qualche frizione con il premier resta, soprattutto sul tema del ministero delle Politiche agricole: Saverio Romano non sembra un nome particolarmente apprezzato da Bossi. "La sinistra s'è mossa" "Sono soddisfatto delle convergenze, ma con la sinistra è un dialogo che va avanti da tempo. Solo che adesso s'è mossa, prima non si muoveva", ha detto il Sentaur. "Ormai da tanto tempo - ribadisce Bossi più avanti - dobbiamo fare i conti con la minoranza. E con la sinistra c'è un dialogo che va avanti da tanto tempo". Articolo completo su Il Salvagente.it

giovedì 24 marzo 2011

Crocifisso: la Corte europea dei diritti dell’uomo dà ragione all’Italia

Il 18 marzo 2011 la Grande Camera della Corte europea dei Diritti dell'uomo di Strasburgo ha pronunciato la sentenza definitiva sul caso Lautsi/Italia, in merito al quale lo Stato italiano aveva chiesto il riesame della sentenza di condanna del 3 novembre 2009, che aveva vietato l’esposizione del Crocefisso nelle aule scolastiche
In realtà il crocefisso è uno dei simboli della nostra storia e della nostra identità, e la cristianità rappresenta le radici della nostra cultura, quello che oggi siamo. Pertanto, l’esposizione del crocefisso nelle scuole non deve essere vista tanto per il significato religioso quanto in riferimento alla storia e alla tradizione dell’Italia. La presenza del crocefisso in classe rimanda dunque ad un messaggio morale che trascende i valori laici e non lede la libertà di aderire o non aderire ad alcuna religione.
Nell'ordinamento italiano l'esposizione del crocefisso, seppure non espressamente menzionata, è regolamentata dal decreto legislativo 297/1994 (Testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado), in particolare, dall'art. 676, intitolato "norme di abrogazione" e dagli articoli 159 e 190, che includono il crocefisso tra gli arredi delle aule. Tali norme si inseriscono nella tradizione del nostro Paese e sono retaggio di altre più antiche, come il R.D. 26/4/1928 n. 1297 “Approvazione del regolamento generale sui servizi dell'istruzione elementare”) ed il R.D. 30/4/1924 n. 965 (“Ordinamento interno delle Giunte e dei Regi istituti di istruzione media”).
LEGGI Dossier “Crocifisso: la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo”

mercoledì 23 marzo 2011

News Sportello Antistalking Anziani

Mobbing o Stalking ?
Chi è il Mobber?
ci sono “mobbizzatori “ ?


By LIBERI PENSIONATI IN MOVIMENTO PER LA DIFESA DELLA LIBERTA'
Presso la sede dell' associazione I.U.S - Via Olona n.19 è attivo il nuovo Sportello Antistalking, al quale possono accedere i cittadini anziani. Lo sportello è aperto al pubblico il giovedì dalle 14.00 alle 17.00 ed ha una linea telefonica sempre attiva al n. 3466872531. L'indirizzo di posta elettronica è: sportello.antistalking@gmail.com

-«[Le condotte di minaccia o molestia devono essere “reiterate”, sì da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella vittima ovvero un fondato timore per la propria incolumità o per quella di persone vicine o, infine, costringere la p. l. a modificare le sue abitudini di vita.
leggi tutto »]

- [ACCADE al C.S.R.C. per Anziani " Ricordi"
«Il Presidente del C.S.R.C. per Anziani, rivendicando il Comando assoluto del Centro, non fornisce informazioni sulla gestione 2010 e ignora gli impegni assunti »
«Richiamato in servizio il tesoriere Salluzzi nominato con atto unilaterale del Presidente il 24 luglio 2010»
« I membri del Comitato di gestione Bongiovanni, Donofrio, Notarnicola e Miranda alla presenza della dott.ssa Irene Pirali in data 15 marzo 2011 nei locali del Centro
anticipano la sfiducia al Presidente Rubano » leggi tutto ]

-[Aggressioni psicologiche agli anziani in aumento
L'abuso nei confronti delle persone anziane è estremamente diffuso, anche se solitamente non viene denunciato, ed ha pesanti costi finanziari ed umani.È difficile ottenere informazioni accurate sulle reali dimensioni, ma i dati provenienti dal National Elder Abuse Incidence Study (NEAIS) denunciano un fenomeno in crescente aumento. leggi tutto ]

Lo stalker Non si ferma davanti a niente
« Inizialmente si consiglia di richiedere " l’Ammonimento del Questore” rivolgendosi all’ufficio di Polizia più vicino. Nella richiesta d’ammonimento dovrà riferire esattamente tutte le notizie dei fatti verificatisi, indicando i testimoni che hanno assistito alle vicende. Successivamente, se lo stalker non desisterà dal suo comportamento, si potrà sporgere querela ed in questo caso la procedibilità diverrà d’ufficio.»

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martedì 1 marzo 2011

Elezioni amministrative 2011 con il taglio di consiglieri e assessori


Saranno operative, a partire dalle prossime consultazioni amministrative, le nuove norme in materia di contenimento delle spese degli enti locali, sulla graduale riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori, comunali e provinciali.
Le riduzioni apportate sono del 20%.
Nei comuni con popolazione superiore a un milione di abitanti, i consiglieri comunali da 60 passeranno a 48, fatte salve per questo caso specifico le modifiche apportate in sede di conversione del D.L. 29 dicembre 2010, n. 225 (c.d. mille proroghe). Sono 1310 i comuni italiani che andranno al voto nelle elezioni amministrative del 2011, e tra questi, 11 le città che vantano una popolazione superiore a 100.00 abitanti: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste, Ravenna, Cagliari, Rimini, Salerno, Latina e Novara. Arezzo, Barletta e Catanzaro, appena sotto i 100.000. Sono 7, invece, i comuni con meno di 100 abitanti. Nei comuni con meno di 15 mila abitanti in cui si voterà con il sistema maggioritario a turno unico. Mentre nei 140 comuni con più di 15 mila abitanti si voterà con il sistema maggioritario a doppio turno. 26 i comuni capoluoghi di provincia in cui si voterà, tra cui sei capoluoghi di regione (Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste e Cagliari). L’unica regione in cui non saranno indette elezioni amministrative sarà il Trentino Alto Adige, mentre in Valle d’Aosta si voterà nel solo Comune di Ayas. Si voterà anche per il rinnovo degli organi elettivi della regione Molise e di undici amministrazioni provinciali: Reggio Calabria, Ravenna, Trieste, Gorizia, Mantova, Pavia, Macerata, Campobasso, Vercelli, Lucca, Treviso. In una circolare del Ministero dell'Interno i dettagli sulle composizioni dei nuovi consigli e giunte, comunali e provinciali interessate al voto.
Leggi Dossier “Elezioni amministrative 2011, tagli al numero di consiglieri e assessori”