sabato 3 dicembre 2011

Sindaco Pisapia: "Scriviamo il nuovo welfare di Milano"

Ecco il Comunicato Stampa:
[Milano, 3 dicembre 2011 – Questo il saluto del Sindaco Giuliano Pisapia inviato al 1° Forum delle Politiche sociali, che si è concluso oggi al Teatro Strehler.
“In queste due giornate di lavoro, di confronto e di riflessioni è iniziato il percorso per un nuovo welfare di Milano, costruito da tutti, che si prende cura di ciascuno. Un welfare nel quale le Istituzioni scelgono di impegnarsi con un ruolo forte, che valorizza il privato sociale ma mantiene la regia di ciò che non può che essere pubblico: la rimozione degli ostacoli economici e sociali al pieno sviluppo della persona, come scritto nella nostra Costituzione, che dobbiamo difendere nei suoi principi fondanti e nei suoi valori da ogni tentativo di inquinamento.
Quello che stiamo scrivendo in questi due giorni, è un patto cittadino per una grande rete di sostegno: una rete che protegga, sostenga, ridoni speranza a chi magari dall’oggi al domani vede la propria vita assalita dalla povertà e dal precariato.
La povertà oggi è molto più rapida di ieri. Ci si ritrova poveri nel giro di pochi giorni, da soli o in famiglia, perché il padrone di casa aumenta l’affitto, perché si perde un lavoro precario, perché si ammala un figlio. Con la crisi non occorrono eventi drammatici per aver paura di non farcela.
Tutto questo fa crescere le sfide del welfare, ne rinnova il significato, ne allarga i confini e i metodi. Soprattutto fa crescere la necessità di fare prevenzione sociale.
Una politica che deve riprendere in mano le questioni vitali per il Paese, e soprattutto per chi paga la crisi. È quello che insieme possiamo e dobbiamo fare a Milano. E non solo a Milano.
Oggi il Paese ha un Governo tecnico. Un Governo che esiste non per caso, ma perché chi c’era prima non è stato e non era in grado di governare. Soprattutto non era in grado di governare i temi del welfare, se non tagliando agli Enti locali.
Dobbiamo tutti insieme, perché solo tutti insieme ce la faremo, lavorare per dare vita a una rete che ascolti davvero la gente, i suoi bisogni, e offra risposte vere. E questi due giorni sono un segnale molto forte che ci avvicina all'obiettivo. Dobbiamo continuare questo percorso insieme all’impresa sociale, al volontariato, all’associazionismo, alle forze sindacali, alle imprese, ai rappresentanti della comunità scientifica, dell’università, del sapere diffuso, dei percorsi di cittadinanza attiva. Insieme a tutti voi, che avete dimostrato in questo Forum di avere passione, competenza, entusiasmo e capacità da donare a Milano. Un tesoro che io e tutti noi consideriamo essenziale.
C’è bisogno di condivisione e di trasparenza a partire dall’uso delle risorse.
Basta con i finanziamenti a pioggia, basta con le deleghe in bianco. Sì a una cogestione che valorizza tutti ed evita gli sprechi. Sì a una programmazione pluriennale, fatta di strategie di lungo respiro, ma anche a una gestione quotidiana, che non si perda nelle enunciazioni ma sostenga le persone giorno per giorno.
Sì alla grande tradizione di efficienza e condivisione del welfare ambrosiano.
Una tradizione antica, di cui voi e noi siamo gli eredi. Una tradizione che oggi richiede cuore, testa, coraggio, speranza, voglia di futuro.
Noi ci siamo. Da oggi sappiamo di essere in tanti”.]

martedì 1 novembre 2011

Politiche sociali, scatta il piano anti freddo

"Al via il 15 novembre. Le novità: più posti letto per i senza fissa dimora e coinvolgimento delle associazioni. Il 19 è la giornata per la raccolta di coperte e indumenti"

Ecco il comunicato:

Milano, 28 ottobre 2011 – Dal 15 novembre entra in vigore il Piano anti freddo, che si concluderà il 31 marzo 2012. Aumentano i posti letto disponibili per i senza fissa dimora: sono 1.359, 119 in più rispetto all’anno scorso. Saranno distribuiti in strutture del Comune, come la Casa dell’Accoglienza di viale Ortles 69 (504 posti), il centro della Protezione Civile di via Barzaghi 2 (40 posti nuovi, cui si aggiungono altri 120 posti disponibili in due tende riscaldate per soluzioni di particolare emergenza), e in strutture del privato sociale: Fratelli di San Francesco (550 posti) e Caritas (55 posti) distribuiti in diversi centri d’accoglienza, Villaggio della Misericordia di via Assietta 32 (80 posti) e Casa Silvana di via Esterle 13 (10 posti).

L'assessore Pierfrancesco Majorino e il suo staff, a partire dal 18 novembre, passeranno una notte al mese insieme agli operatori delle unità mobili e ai senza fissa dimora nei centri d’accoglienza. Il 19 novembre si terrà la prima giornata cittadina di solidarietà, che si svolgerà in vari luoghi di Milano. Tutti i cittadini saranno chiamati a contribuire donando coperte, indumenti, sacchi a pelo, libri o materiale di cancelleria per rendere i centri d’accoglienza più ospitali e per fornire aiuto a coloro che vivono in strada.

“Per la prima volta il Comune di Milano coinvolge direttamente le associazioni che lavorano sul territorio, impegnate soprattutto nella mediazione con quelle persone senza fissa dimora, note come ‘irriducibili’, con l’obiettivo di coinvolgerle e portarle a lasciare la strada”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali e Servizi per la Salute Pierfrancesco Majorino.

“Il Piano – ha spiegato l’assessore - si fonda sul principio della solidarietà e della tutela verso chi, vivendo in strada, rischia di trovarsi, nei mesi con le temperature più rigide, in condizioni materialmente difficili. Gli enti coinvolti nel Piano anti freddo compileranno un breve dossier su ciascun clochard, in modo tale che sia possibile creare una mappa milanese dei ‘nuovi poveri’ e inserirli così nel circuito dei servizi. Inoltre - ha concluso Majorino - nelle prossime settimane sarà distribuita ai senzatetto una guida contenente informazioni e indirizzi per trovare aiuto o opportunità”.

“Una città più sicura è una città che fa dell’inclusione sociale un obiettivo importante e primario. È con questo obiettivo che il mio assessorato collabora al Piano anti freddo”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile e Volontariato Marco Granelli. “La Polizia locale – ha spiegato l’assessore Granelli - supporterà le unità mobili nel lavoro di contatto e mediazione con le persone che vivono in strada. Inoltre, visto l’esito positivo di questi mesi relativo all’ospitalità dei richiedenti asilo presso la sede della Protezione civile di via Barzaghi, la struttura e i volontari saranno messi a disposizione anche per il piano anti freddo”.

Sono 7 le unità mobili impegnate in strada in contatto diretto con le persone senza fissa dimora. Le unità mobili sono gestite da: Croce Rossa Italiana, Fondazione Fratelli di San Francesco, City Angels, Ronda della Carità. Ogni mercoledì si riunisce la task-force per la gestione del Piano anti freddo, di cui fanno parte le strutture del Comune e della Protezione Civile, le organizzazioni del terzo settore e le associazioni con esperienza diretta dei senza fissa dimora, come Linea Gialla e Clochard alla riscossa.

Dal 15 novembre saranno attivi due numeri di telefono per potenziare la catena solidale e per segnalare problemi o emergenze: in orario serale e notturno sarà attivo il numero della Casa di Accoglienza di viale Ortles (02.8845239), mentre in orario diurno quello del centralino del Centro Aiuto Stazione Centrale (02.88447645).

Ulteriori informazioni e segnalazioni all’indirizzo dell’assessore: assessore.majorino@comune.milano.it.

sabato 22 ottobre 2011

LA CULTURA COME TERAPIA

RICEVIAMO E VOLENTIERI DIFFONDIAMO

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FATTO IN ITALIA? NO, MADE IN ITALY

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
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giovedì 6 ottobre 2011

«Partecipa al Censimento e disegna l'Italia di domani»

Controlla la cassetta della posta: il questionario del 15° Censimento della popolazione e delle abitazioni sta arrivando a tutte le famiglie.
Sulla prima pagina c'è anche una password per accedere a un'area di questo sito dove puoi compilare il questionario direttamente via web. Attenzione, sarà attiva a partire dal 9 ottobre: è quella la data ufficiale del Censimento.
Se preferisci, puoi compilare il questionario che hai ricevuto e consegnarlo in qualsiasi ufficio postale o nei centri comunali di raccolta. Scegli il modo più adatto a te.
Partecipa al Censimento e disegna l'Italia di domani.
I dati raccolti saranno utili per cogliere i cambiamenti in atto nel Paese e orientare le politiche economiche, sociali ed ambientali. Le informazioni che fornirai saranno trattate in modo da proteggere la tua privacy, come previsto dalla legge.

Per saperne di più, clicca Qui

mercoledì 5 ottobre 2011

Servizio civile, ultimi giorni per partecipare al bando

Per il terzo anno il Comune di Milano ospiterà giovani volontari: 76 i posti disponibili
Ecco il comunicato del Comune di Milano:
«Milano, 5 ottobre 2011 - I posti a disposizione sono 76, distribuiti in 21 progetti comunali. Gli ambiti: assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale. Qualche esempio? Servizio di guardia ecologica, accoglienza nei musei, valorizzazione del patrimonio artistico, curatore museale, assistenza agli anziani , accompagnamento bambini, percorsi educativi nelle scuole per l’infanzia e molto altro ancora. Il termine ultimo per la consegna della domanda è venerdì 21 ottobre 2011, entro le ore 14.00. L’avvio del servizio, dopo dei colloqui di selezione, è previsto per il gennaio 2012.

“Il servizio civile va valorizzato – dice l’assessora con delega al Personale Chiara Bisconti (foto)– è questa una buona opportunità per tutti quei giovani che, in un momento così difficile per il sistema economico, vogliano comunque iniziare un'esperienza formativa con un rimborso spese di 433,80 euro al mese. Il servizio civile può essere un utile primo approccio con il mondo del lavoro, specialmente se pensiamo ai ‘mestieri’ del futuro. Dedicarsi a progetti dal forte impegno civico è importante, oggi ancora di più" conclude Chiara Bisconti.»

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lunedì 3 ottobre 2011

Fatto apposta con Public Bridges

Per una giornata giusta
La Provincia di Milano è l’ente capofila di Public Bridges, progetto triennale finalizzato alla promozione della coesione sociale e alla riqualificazione degli spazi nei quartieri Comasina e Nuova Bruzzano.

Attivato nel settembre 2010, il progetto-laboratorio garantirà entro agosto 2013 interventi per circa 1,5 milioni di euro. Di questi 920.000 euro assicurati dalla Fondazione Cariplo, con il bando “Promuovere percorsi di coesione sociale nelle comunità territoriali”.

Oltre a Provincia di Milano e Fondazione Cariplo, cooperano e cofinanziano il progetto Asl Milano, l’Associazione Comitato di Quartiere Comasina, la Fondazione Aquilone, la Cooperativa Sociale Diapason; l’Associazione Contatto; la cooperativa sociale La Fabbrica di Olinda; l’Associazione Olinda, l’Associazione Il Giardino degli Aromi.

I partner, coordinati dalla regia della Provincia, stanno perseguendo gli obiettivi sviluppando processi di integrazione e solidarietà sociale tra i gruppi attivi nei due quartieri e creando spazi polifunzionali in grado di accogliere richieste di servizi da parte della comunità. Formazione imprenditoriale, laboratori creativi per i più giovani, percorsi formativi per disabili e iniziative dedicate alla famiglia sono solo alcune delle attività che contraddistinguono il progetto.

Programma (1200 KB)

lunedì 12 settembre 2011

Lettera aperta del Sindaco di Milano agli studenti per l'inizio dell'anno scolastico



Care ragazze e cari ragazzi,

Il primo giorno di scuola è sempre un’emozione. Tutti noi ricordiamo questo momento della nostra vita come un passaggio cruciale e decisivo, un ricordo che negli anni si riempie di tenerezza e affetto. Penso che il compito di tutte le istituzioni sia di impegnarsi con forza perché la scuola funzioni al meglio, è un nostro preciso dovere lavorare perché l’istruzione pubblica possa darvi una formazione moderna e completa in grado di aiutarvi nel percorso di crescita e di cittadinanza.

La scuola pubblica è infatti uno strumento fondamentale per la conoscenza dei diritti e dei doveri civici. Per questo voglio ricordare le parole della nostra carta costituzionale: “La scuola è aperta a tutti – dice l’articolo 34 - i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.” E ancora, l’articolo 33: ”Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”. È bene ricordare questi articoli, così come è doveroso da parte dello Stato promuovere la diffusione della Costituzione che è il fondamento della nostra democrazia, della nostra comune convivenza.

Il mio pensiero va a chi nella scuola lavora, agli insegnanti e al personale non docente, che, malgrado le tante difficoltà nelle quali devono operare, si prodigano ogni giorno per il bene degli studenti. Proprio l’impegno comune di tutte le parti in causa, dalle istituzioni ai genitori, dagli insegnanti agli studenti, può rappresentare la formula migliore perché l’anno scolastico che inizia oggi si possa svolgere nel migliore dei modi.

A tutte e tutti un grande in bocca al lupo!
Giuliano Pisapia

lunedì 29 agosto 2011

I sindaci contro la manovra del Governo



Leonardo Donofrio (foto)

Oggi a Milano


Milano, 29 agosto 2011

ORE 17.28 - E' prevista per domani a Roma una nuova riunione del direttivo dell'Associazione nazionale dei comuni (Anci), che ha deciso uno stato di mobilitazione permanente fino a quando non ci saranno risposte soddisfacenti sui tagli agli enti locali previsti in manovra. Si parla di una ''mobilitazione continua finche' non ci saranno risposte chiare'', hanno detto i sindaci uscendo dall'incontro con Maroni. ''Ci aspettiamo che il ministro porti le nostre rivendicazioni al governo''.

ORE 17.01 - Roberto Maroni ha lasciato la prefettura, dopo avere incontrato la delegazione dei sindaci in
protesta oggi contro la manovra di Ferragosto. Il ministro dell'interno ha lasciato palazzo Diotti in auto, senza rilasciare dichiarazioni. L'incontro e' durato poco piu' di un'ora durante il quale la delegazione dell'Anci ha regalato a Maroni alcuni gadget della protesta contro gli enti locali previsti dalla manovra di Ferragosto del Governo. Si tratta di una maglietta "io non sono uno spreco" e del cappellino giallo con scritto "giù le mani dai comuni" che molti sindaci sfoggiavano oggi in corteo. Maroni li ha ricevuti facendo una battuta sul numero dei partecipanti di questa mattina, cioè 2.000 secondo l'Anci e 1.000 secondo la questura: la risposta è semplice, perché i primi cittadini presenti in piazza erano un migliaio ma rappresentavano 1.936 comuni.

ORE 15.52 -
Il ministro dell'Interno Roberto Maroni è appena arrivato alla prefettura di Milano per l'incontro fissato con la delegazione dei sindaci. Ad accoglierlo ha trovato il presidente dell’Anci Osvaldo Napoli, il vicepresidente Graziano Delrio (primo cittadino di Reggio Emilia), il presidente di Anci Lombardia (e sindaco di Varese), il presidente di Uncem Enrico Borghi e i loro colleghi Giuliano Pisapia (Milano), Marta Vincenzi (Genova), Gianni Alemanno (Roma).

ORE 15.10 - Il sindaco Pisapia fa un primo bilancio della manifestazione. Innanzitutto sui numeri: erano presenti un migliaio di primi cittadini, in rappresentanza di 1936 comuni italiani, “una presenza al di là delle previsioni", sottolinea Pisapia. Il perché è presto detto: “I sindaci non si chiudono nelle aule, ma vanno a parlare ai cittadini per farli partecipare alle loro proteste. Nessun sindaco, di destra o di sinistra, può permettere che ai cittadini vengano tagliati i servizi fondamentali", ha aggiunto, spiegando che “finché il governo non farà marcia indietro la mobilitazione non si deve fermare". E non si deve fermare perché per il solo Comune di Milano i nuovi tagli, che si sommano al disavanzo già previsto per quest'anno (quasi di 200 milioni, esattamente 186), '"ammontano - ha spiegato Pisapia - a oltre 100 milioni di euro, che significa l'estrema difficoltà a potere avvicinarsi, ma non a rispettare, il patto di stabilità. Il che comporterebbe per l'anno venturo anche l'impossibilità di dare servizi essenziali ai cittadini. Manifestazioni come questa e una grande mobilitazione unitaria non sono solo utili, ma decisive: è fondamentale dare ai cittadini una risposta ai loro bisogni, non fare “macelleria sociale" per riparare ai danni causati dalla miopia del governo Berlusconi". Il sindaco di Milano ha poi ricordato che “uniti si vince, la nostra dignità non si svende", cioè la frase con la quale stamani ha concluso il suo intervento all'auditorium Gaber della Regione, da dove poi il corteo di sindaci è partito per raggiungere la piazza di fronte a Palazzo Marino. Scelta d’arrivo precisa, che conferma la presenza di Milano “in prima fila" tra i Comuni in protesta "per dare voce alle istanze del territorio e spiegare anche a chi non vuole capire che chi è più vicino ai cittadini più conosce le loro esigenze".

ORE 13.37 - Si chiude la manifestazione. I sindaci intonano l'inno di Mameli. La manifestazione prosegue nel pomeriggio quando alle 15.30 una delegazione di sindaci va alla prefettura per incontratore il ministro dell'Interno Roberto Maroni.

ORE 13.35 - Chiude gli interventi dal palco Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e vice-presidente dell'Anci: "Non vogliamo più parole ma fatti".

ORE 13.30 - Vasco Errani presidente della conferenza delle regioni e Governatore della Regione Emilia-Romagna: "Non siamo più in grado di assicurare i servizi ai cittadini. Tantomeno politiche di sviluppo. Fermatevi e cancellate i tagli agli enti locali. Tagliate lo stato centrale".

ORE 13.23 - Dal palco un appello per la liberazione Francesco Azzarà l'operatore di Emergency rapito il 14 agosto a Myala capitale del Sud Darfur.

ORE 13.20 - La giornata di mobilitazione prosegue: alle 15.30 una delegazione di sindaci va alla prefettura per incontrare il ministro dell'Interno Roberto Maroni. Della delegazione farà parte anche Giuliano Pisapia.

ORE 13.18 - "Non disperdiamo questa risorsa che questa giornata sia inizio di cammino comune fra grandi e piccoli comuni. Resti per tutti l'esempio del sindaco Vassallo". Così il primo cittadino di Bari Michele Emiliano.

ORE 13.16 - Ha preso la parola anche Mauro Guerra coordinatore nazionale Anci piccoli Comuni: "No all'articolo 16 sui piccoli comuni e no ai tagli per i Comuni, no a soluzioni improvvisate e pasticciate dell'ultimo momento, i consigli comunali sono una cosa seria, noi siamo qui e attendiamo una risposta netta e chiara e completamente positiva da parte del governo e del parlamento alle nostre richieste". Citando la Costituzione, in relazione ai Comuni, e ricordando che i 17 euro lordi percepiti ad ogni seduta di consiglio comunale "e spesso lasciati nelle casse dei comuni, non sono i costi di una poltrona", Guerra ha parlato di "decisioni prese con ottusita', che mantengono il vizio e puniscono le virtu'". "E' proprio nei comuni , nei piccoli e grandi comuni - ha concluso Guerra - che si trova l'opportunita' di ritrovare quella buona politica di cui l'Italia oggi ha disperatamente bisogno".

ORE 13.07 - Ha preso la parola anche il sindaco di Verona Flavio Tosi il quale ha affermato. "Non possiamo più permetterci tagli ai comuni. Sia lo stato centrale a ridurre i suoi costi. Il patto di stabilità va rivisto completamente".

ORE 13.03 - Il sindaco di Genova Marta Vincenzi. "Più di 160 comuni liguri oggi qui. Genova senza la rete edi piccoli comuni non conta nulla. Piccoli e grandi comuni lavorino e lottino insieme".

ORE 12.57 - Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. "Basta alla politica che calpesta le autonomie locali. Basta allo Stato centralista; rivendichiamo la dignità di tutti i comuni".

ORE 12.55 - Ancora Fassino: "Siamo pronti a farci carico di ciò che è necessario per contribuire a migliorare i conti dello Stato ma non accettiamo una manovra iniqua senza risorse per lo sviluppo".

ORE 12.47 - Ha iniziato a parlare il sindaco di Torino Piero Fassino. "Ogni anno la manovra da anni carica il suo peso sugli enti locali. In gioco ci sono i servizi per milioni di persone".

ORE 12.45 - Partecipazione oltre ogni aspettativa, i sindaci sono 2000.

ORE 12.31 - ''Se i tagli non vanno via, dovremo portare i disabili e le persone delle mense della Caritas
davanti a Palazzo Chigi'': lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che partecipa al corteo dei
sindaci. Alemanno ha affermato che se le cose restano come ora i tagli saranno ''devastanti'', con 270 milioni in meno per Roma l'anno prossimo, tagli che riguardano ''servizi essenziali ai cittadini, la mobilita', i servizi sociali''.

ORE 12.20 - Ad aprire il corteo lo striscione: "Giù le mani dai comuni . Più forte il tuo comune, più forti i tuoi diritti".

ORE 12.18 - Il corteo dei sindaci che protestano contro la maniovra è arrivato in piazza dellla Scala davanti a Palazzo Marino. Sono un migliaio di primi cittadini in rappresentanza di 1.936 comuni. Entrano in piazza cantando l'inno di Mameli e "siamo noi, siamo noi, la risorsa dell'Italia siamo noi".

ORE 12.10 - Il corteo ha imboccato via Manzoni. Piccole folle di turisti guardano incuriositi. In testa un cordone di 12 sindaci di piccoli comuni.

ORE 12.00 - Non basta ridurre della meta' i tagli previsti in manovra agli enti locali: di questo è convinto il sindaco di Verona Flavio Tosi. "Bisogna vedere quale sara' il ridimensionamento del taglio - ha detto - il dimezzamento non basta. Perche' c'e' gia' stato un forte taglio precedente''. Quello che chiede Tosi e' che ''si riducano le spese lo Stato'', non che vengano penalizzati i Comuni virtuosi. Il fatto che a Milano ''siano accorsi tanti sindaci dimostra che i tagli sono sbagliati. Laprotesta e' corale'': cosi' ha detto il primo cittadino di Torino, Piero Fassino, che partecipa alla manifestazione milanese dei sindaci appena partiti dal grattacielo Pirelli in corteo verso piazza della Scala. ''I sindaci sono sempre in mezzo alla gente - ha detto Fassino'', aggiungendo che ora si aspetta di sapere ''in concreto'' le modifiche alla manovra che presentera' al Governo.

ORE 11.48 - Il migliaio di sindaci si muovono dall'auditorium Gaber della Regione in "corteo" verso in piazza della Scala dove si concluderà la giornata di protesta contro la manovra del Governo.

ORE 11.30 - La manovra finanziaria ''per quanto riguarda i tagli agli enti comunali, deve essere completamente ritirata''. Il sindaco di Milano lo ha detto al suo arrivo alla manifestazione dei sindaci contro la manovra finanziaria. Una manifestazione che Pisapia ha definito ''di protesta ma anche di proposta e, soprattutto, che dimostra il senso di responsabilita' degli enti locali che sono i soggetti istituzionali piu' vicini ai cittadini e che possono dare le risposte di cui i cittadini hanno bisogno''. Pisapia ha definito i tagli ai Comuni ''l'ultima goccia di un vaso che ormai ha strabordato''. ''Non e' piu' possibile per gli enti comunali accettare ulteriori tagli e, soprattutto, in questo modo e con questo metodo: cioe', senza essere consultati o dopo essere stati consultati, ma senza tenere conto di indicazioni precise, di proposte alternative che sono venute finora da parte dei Comuni'' ha concluso.

ORE 10.50 - Oggi a Milano scendono in piazza i sindaci di tutta Italia, chiamati a raccolta dall’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci). L’appuntamento è all’auditorium Gaber del palazzo della Regione, poi in “corteo" fino a Palazzo Marino. Un solo ordine del giorno della manifestazione: no alla manovra bis decisa dal governo Berlusconi che colpisce, fra gli altri, ancora una volta duramente gli enti locali. A fianco dei 600 sindaci presenti c’è ovviamente Giuliano Pisapia, perché “questa manifestazione unitaria, con sindaci di centrosinistra e centrodestra è importante e necessaria: può e deve essere un impulso a cambiare una manovra vergognosa e ingiusta".

giovedì 18 agosto 2011

"Il Quarto Stato torni a Palazzo Marino"


Decisione del sindaco Pisapia e dell'assessore alla cultura Boeri: l'opera di Pellizza da Volpedo lascerà il Museo del Novecento e ritornerà nella sua sede storica. Ma resterà visitabile dal pubblico. “È un segnale molto importante perché un’opera d’arte così significativa per la storia del nostro Paese deve essere esposta nella casa di tutti i milanesi"
Milano, 17 agosto 2011 - Il Sindaco Giuliano Pisapia e l’assessore alla Cultura Stefano Boeri hanno avuto oggi un incontro su temi generali della cultura. Durante questo incontro hanno espresso la volontà che il quadro “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo torni a Palazzo Marino.

L'opera, simbolo del movimento dei lavoratori, è stata acquistata dal comune di Milano nel 1920 tramite una sottoscrizione pubblica ed esposta al Castello Sforzesco fino a quando il regime fascista la “confinò” nei depositi del Castello. Lì rimase fino alla caduta del fascismo, dopo la Liberazione il Sindaco Antonio Greppi volle che fosse portata nella sede del comune di Milano. Il quadro restò a Palazzo Marino per molti decenni finché fu destinato alla Galleria d’Arte Moderna.

“È un segnale molto importante perché un’opera d’arte così significativa per la storia del nostro Paese deve essere esposta nella casa di tutti i milanesi. Ci impegniamo comunque – sottolinea il Sindaco Pisapia – a fare in modo che “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo possa essere collocato in una sala del Comune aperta ai cittadini e a chi visita la nostra città”.